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venerdì 6 settembre 2013

Il meglio di Argentina Tour: i 10 articoli più letti nel mese di Agosto 2013.

1.- Il ghiacciaio Perito Moreno offre un fenomeno naturale unico: la rottura d´immensi blocchi di ghiaccio.

All´interno del Parco Nazionale I Ghiacciai si trova il ghiacciaio Perito Moreno, una meravigliosa lingua o massa di ghiaccio di 5000 metri di fronte e 60 m di altezza sopra il livello del lago Argentino. È il piú famoso dei 356 ghiacciai che integrano il parco. A differenza d´altri ghiacciai, dove soltanto si producono distaccamenti, il Perito Moreno offre un fenomeno naturale unico: la rottura d´immensi blocchi di ghiaccio. Lo spettacolo è impressionante. Una massa colossale di ghiaccio bianco azzurro emerge dalle gelide acque. I crolli delle sue pareti si producono costantemente, causando un forte strepito, dopo il quale la calma e il silenzio tornano a irrompere in questo paradiso gelato.

2.- Le cascate del fiume Iguazu sono forse quelle più frequentate e conosciute del Sud America.

Le cascate di Iguazu sono cascate generate dal fiume Iguazú situato sul confine tra lo stato Brasiliano del Paraná e la provincia Argentina di Misiones. Il sistema di cascate consiste di circa 300 cascate, con altezze fino a 70 metri, lungo 2.7 kilometri del fiume Iguazù. La Garganta del Diablo ("Gola del diavolo"), una gola a forma di U profonda 150 metri e lunga 700 metri, è la più imponente, e segna il confine tra Argentina e Brasile. La maggioranza delle cascate sono nel territorio Argentino, ma dal lato Brasiliano (600 metri) si ottiene una visione più panoramica della Garganta del Diablo.
Le cascate sono condivise dal Parco nazionale dell'Iguazú (Argentina) e dal Parco nazionale dell'Iguaçu (Brasile).

3.- L'asado argentino, il modo per eccellenza di concepire la cottura della carne.

C'è un luogo sulla Terra in cui la carne e la sua produzione sono una tradizione centenaria e un business colossale: l'Argentina. Dalla seconda metà dell'Ottocento, con l'invenzione delle celle frigorifere e la loro introduzione sulle navi, il Paese sudamericano è divenuto, grazie alle sue infinite praterie e ai suoi allevamenti, uno dei maggiori esportatori di carne del mondo.
Un primato economico che ha i suoi risvolti anche sul piano meramente gastronomico: in Argentina il piatto nazionale non poteva che essere un grigliata mista di carne, il famos Il nome non è altro che la traduzione spagnola di arrosto, ma non un arrosto qualsiasi, per gli argentini asado è l'Arrosto per eccellenza, l'unico modo di concepire la cottura della carne.

4.- Patagonia, spazi enormi e selvaggi battuti dai venti e la luce intensa.

Formata dalle province di La Pampa, Neuquen, Rio Negro, Chubut e Santa Cruz la Patagonia Argentina offre agli occhi del visitatore una natura che non ha conosciuto, se non nei pochi centri urbani, l'intervento dell'uomo. Spazi enormi e selvaggi battuti dai venti e la luce intensa danno immediatamente la sensazione di essere in una terra alla "fine del mondo". La Patagonia è la zona più australe dell'Argentina, e con i suoi 787.291 Km quadrati rappresenta un terzo del territorio nazionale. La Patagonia si estende da nord a sud dal río colorado fino alla Terra del Fuoco, e da ovest a est dalla cordigliera andina all'Oceano Atlantico.

5.- Ushuaia, la città alla "fine del mondo": grossi leoni marini e un magnifico parco naturale.

Molti la definiscono la città alla “fine del mondo”. E, in effetti, eliminando il pathos un tantino drammatico, la definizione calza a pennello: Ushuaia è la città più australe del pianeta, l’ultima del mondo andando verso sud, insomma. Per davvero ci si sente come alla fine di qualcosa ad Ushuaia. Il paesaggio è intensissimo e lascia senza respiro: fuori neve, sempre neve. Attorno montagne maestose e appena di là dallo sguardo, il Cile. Se non siamo alla fine di questo mondo, a Ushuaia siamo senz’altro all’inizio di un altro: le atmosfere sono da favola, con quelle classiche casette di legno che restituiscono la vivida sensazione di una vita sorridente, gli alberi, poi, hanno nomi strani da paese delle meraviglie: Winteri di Drimys, Nothofagus e Magellano di Maytenus, tanto per dire.

6.- L’Obelisco di Buenos Aires è un monumento nazionale eretto nella capitale dell’Argentina.

obelisco_buenos_airesL’Obelisco di Buenos Aires è un monumento nazionale eretto nella capitale dell’Argentina. L’obelisco sorge a Buenos Aires, nella Plaza de la Republíca, all’intersezione fra avenida Corrientes e 9 de Julio e fu costruito per festeggiare il quarto centenario della fondazione della città. La costruzione della struttura cominciò il 20 marzo 1936. L’obelisco fu ufficialmente inaugurato il 23 maggio dello stesso anno. Il progetto è dovuto all’architetto argentino Alberto Prebisch, uno dei rappresentanti principali del modernismo argentino, autore anche del vicino Teatro Gran Rex, su incarico dell’intendente Mariano de Vedia y Mitre, a sua volta incaricato dell’opera dal presidente Augustín Pedro Justo. Per quanto riguarda la forma del monumento lo stesso Prebisch dichiarò: «Si è adottata questa semplice e onesta orma geometrica perché è la forma tradizionale degli obelischi.

7.- La nazionale argentina di rugby a 15 e la migliore in assoluto del continente americano.

los-pumas uarL'Unión Argentina de Rugby (UAR) è l'organismo di governo del Rugby XV in Argentina. È membro dell'International Rugby Board con un posto nel Consiglio Esecutivo. È dalla UAR che dipende la nazionale di rugby argentina, conosciuta anche come Los Pumas. E la rappresentante ufficiale dell’Argentina nelle competizioni e nei test-match di Rugby Union ed è sotto la giurisdizione della Unión Argentina de Rugby (sino al 1951 Union de Rugby de Rio de la Plata). È tra le migliori nazionali di rugby a 15 del mondo (a ottobre 2010 occupa la 8ª posizione del ranking mondiale IRB) e la migliore in assoluto del continente americano. Classificatasi terza alla Coppa del Mondo 2007 alle spalle di Sudafrica e Inghilterra e davanti alla Francia, dal 2012 prende parte al The Rugby Championship.

8.- Matambre, un classico argentino grigliato o al forno.

matambre

La carne del vitellone rispetto a quella del vitello ha una minore percentuale  di acqua e un contenuto proteico leggermente maggiore (22g%). Ingredienti:
1 kg di carne di vitellone in un'unica fetta
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1/2 foglia d'alloro
250 g di spinaci crudi
3-4 uova sode
3 carote
1 peperoncino

9.- Prodotti tipici argentini: il mate e i suoi significati.

mate_3Il nome scientifico della pianta dalla quale si ricava la Yerba Mate è Ilex paraguayensis. Si tratta di un albero o arbusto appartenente alla famiglia delle Aghifogliacee che può misurare tra i 3 e gli 8 metri di altezza. Ha foglie perenni dicolore verde brillante leggermente chiuse con una lunghezza che varia da 4 a 10 centimetri. Di origine Sud Americana si coltiva nel Paraguay, Uruguay, Brasile, Argentina (provincia di Misiones), e nel sud della Bolivia.
La Yerba Mate viene preparata con palo (con il picciolo) o sin palo (senza picciolo): l'erba con palo ha un sapore più deciso e più amaro; l'erba sin palo ha un sapore più morbido.

10.- L'Argentina ha prodotto una serie di fumettisti incredibile, che hanno segnato la storia di questa arte (2a parte).

ESSENTIAL 11: 11 fumetti argentini da Claudio Ferracci Robin Wood Rinaldo Traini Ricardo Barreiro Quino Planeta DeAgostini Pablo Echaurren Nuages Juan Gimenez Josè Munoz Horacio Altuna Héctor Oesterheld Guillermo Saccomanno Francisco Solano Lopez Eura Editoriale Delcourt Comma 22 Comic Art Cinzia Leone Carlos Trillo Carlos Sampayo Carlos Meglia Andrea Pazienza Alberto Breccia 001 Edizioni Fantagas di Carlos Nine. Il fondato sospetto che il seggio Luigi XV se la faccia con la gatta di casa inquieta non poco l’ispettore Pernot, quando in casa Renaud l’orrore bussa alla porta…
Il più visionario e surreale artista argentino, Carlos Nine, paragonabile forse solo all’Herriman di Krazy Kat, confeziona un’opera di grande suggestione visiva (due storie di 46 pagine per essere precisi) che narra di Pernot, poliziotto alcolizzato a caccia del serial killer Fantagas, in un paesaggio onirico, dai contorni sfumati, tra un’umanità (se così si possono chiamare gli strani animali che popolano la storia) quanto mai allucinata e schizofrenica, spesso travolta da insopprimibili pulsioni erotiche.

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giovedì 5 settembre 2013

L’Obelisco di Buenos Aires è un monumento nazionale eretto nella capitale dell’Argentina.

L’Obelisco di Buenos Aires è un monumento nazionale eretto nella capitale dell’Argentina. L’obelisco sorge a Buenos Aires, nella Plaza de la Republíca, all’intersezione fra avenida Corrientes e 9 de Julio e fu costruito per festeggiare il quarto centenario della fondazione della città.

La costruzione della struttura cominciò il 20 marzo 1936. L’obelisco fu ufficialmente inaugurato il 23 maggio dello stesso anno. Il progetto è dovuto all’architetto argentino Alberto Prebisch, uno dei rappresentanti principali del modernismo argentino, autore anche del vicino Teatro Gran Rex, su incarico dell’intendente Mariano de Vedia y Mitre, a sua volta incaricato dell’opera dal presidente Augustín Pedro Justo. Per quanto riguarda la forma del monumento lo stesso Prebisch dichiarò: «Si è adottata questa semplice e onesta orma geometrica perché è la forma tradizionale degli obelischi. Lo si è chiamato “obelisco” perché si doveva chiamarlo in qualche modo. Io rivendico per me il diritto di chiamarlo in modo più generale e generico “Monumento”».

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La costruzione dell’obelisco fu affidata all’impresa edile tedesca G.E.O.P.E.- Siemens Bauunion – Grün & Bilfinger che la portò a termine a tempo di record, in soli 31 giorni, impiegando 157 operai. Per massimizzare il risparmio di tempo si utilizzò cemento Incor a indurimento rapido e si costruì la struttura in sezioni di due metri l’una per facilitare la tenuta del cemento. Per la costruzione, costata 200.000 pesos dell’epoca, si utilizzarono 680 m³ di cemento. Per la copertura furono usati 1360 m² di pietra bianca di Córdoba. La compresenza del cantiere della linea B della metropolitana, favorì la costruzione del monumento, le cui fondamento furono appoggiate direttamente sulla volta di cemento del tunnel.

L’obelisco raggiunge l’altezza massima permessa secondo la linea di edificazione dell’Avenida Roque Sáenz Peña (Diagonal Norte): 67,5 metri di altezza. L’altezza dalla base all’apice è di 63 metri. La base del monumento misura 6,80 metri di lato. Il corpo dell’obelisco si rastrema verso l’apice che è tronco e misura 3,5 metri per 3,5 metri e sostiene un parafulmine che è impossibile vedere a causa dell’altezza.

obelisco-1

I cavi del parafulmine scorrono all’interno della struttura dell’obelisco. Il monumento ha una sola porta di ingresso, posta sul alto est ed è dotato di quattro finestre sulla cuspide alle quali si può arrivare solo tramite una scala con 206 gradini, scanditi da 7 pianerottoli a circa 8 metri uno dall’altro, tranne l’ultimo che è a 6 metri. Nell’area dove sorge l’obelisco era stata previamente demolita una chiesa dedicata a San Nicola di Bari. Sulla chiesa si era issata per la prima volta una bandiera Argentina nel 1812, fatto che è ricordato da un’iscrizione sul lato nord dell’obelisco. Altre iscrizioni sui lati dell’obelisco commemorano la proclamazione di Buenos Aires a capitale federale e altre date importanti per il paese. Sul lato sud è visibile un sonetto dedicato all’obelisco dal poeta Baldomero Fernández Moreno.

Fin dall’inaugurazione, l’aspetto semplice e razionale dell’obelisco non mancò di provocare polemiche tra fautori del modernismo architettonico e i tradizionalisti. Il 29 febbraio del 1938, il presidente Roberto Ortiz successe a Justo e designò come nuovo intendente della città Arturo Goyneche. Nel giugno 1939 dopo il distacco di una parte del rivestimento in pietra dell’obelisco, il Concejo Deliberante di Buenos Aires decretò la demolizione dell’obelisco con l’ordinanza n. 10.251, adducendo varie ragioni economiche, estetiche e di pubblica sicurezza.

obelisco

La decisione fu impugnata dall’esecutivo municipale e rigettata come atto privo di valore e contenuti giuridici. In seguito, nel 1943, il rivestimento in pietra fu eliminato e rimpiazzato con uno in cemento, con fenditure che simulano le giunzioni di lastre di pietra.

Attualmente l’obelisco è considerato uno dei simboli di Buenos Aires. L’obelisco è frequentemente utilizzato come punto di riunione per le manifestazioni che percorrono Avenida Corrientes e 9 de Julio. Il 1 dicembre 2005, in occasione della Giornata Mondiale di lotta contro l’AIDS, l’obelisco è stato simbolicamente coperto con un preservativo di 67 metri.

Il 20 settembre 2007, per commemorare i 150 anni di relazioni bilaterali fra Argentina e Germania, l’obelisco è stato ricoperto da un telone con i colori delle bandiere dei due paesi. In questa occasione è stato inaugurato un nuovo sistema di illuminazione del monumento, dono dell’ambasciata germanica e di alcune imprese tedesche: Allianz, Osram e Siemens.

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La Casa Rosada è la sede centrale del potere esecutivo e un monumento nazionale.

La Casa Rosada è la sede centrale del potere esecutivo della Repubblica Argentina e un monumento nazionale. All’interno di essa hanno sede gli uffici del Presidente della Repubblica Argentina. L’edificio sorge a Buenos Aires e si affaccia sulla storica Plaza de Mayo. Il nome gli deriva dal caratteristico colore rosato ed è considerato uno dei palazzi più importanti di Buenos Aires.

Oltre alle funzioni istituzionali, la Casa Rosada ospita anche il Museo de la Casa de Gobierno, un'esposizione storica di oggetti legati alla storia del paese e dei suoi presidenti.
L’edificio sorge sulle fondamenta di quella che fu la fortezza reale di Don Juan Baltazar d’Austria, costruita dal governatore di Buenos Aires, Fernando Ortiz de Zárate, nel 1594, sulle sponde, a quel tempo ancora scoscese, del Rio de la Plata.

casa rosada vista aerea

La fortezza fu ricostruita nel 1713, rimpiazzata con una costruzione molto più sobria, che copriva quasi un ettaro, circondata da un fossato e con quattro torrioni rettangolari. La costruzione si affacciava sulla Plaza Mayor, l’attuale Plaza de Mayo, ed aveva un ponte levatoio. Questa nuova fortezza fu battezzata Castillo de San Miguel (Castello di San Michele) nel 1720, quando si completò la costruzione delle opere di difesa. Il nuovo edificio servì come sede dei governatori della città e poi dei viceré titolari del Vicereame del Rio de la Plata. Dopo il 1810 fu sede dei governi argentini indipendenti. Negli anni Venti del XIX Secolo, il presidente Bernardino Rivadavia ordinò alcune modifiche, sostituendo il ponte levatoio con un portico di stile neoclassico.

Casa_Rosada_in_Buenos_Aires

La facciata della nuova Casa Rosada è necessariamente un modello di eclettismo combinando i più diversi elementi architettonici, mansarde, loggiati e finestre di diversi stili. Il tocco classicista di Tamburini, con il grande arco trionfale che riarticola la facciata, riesce con eleganza a unificare visivamente le disparità risultanti da progettazioni differenti.

Sotto la presidenza di Domingo Faustino Sarmiento il complesso fu dipinto di rosa, colore che ha conservato fino ad oggi, pur con qualche variazione di tonalità, dal rosa pallido a quello molto scuro, quasi salmone, attuale. Secondo la tradizione l’uso del colore rosa fu un’idea del presidente Sarmiento per rappresentare simbolicamente l’unità dei due partiti che si scontrarono nella sanguinosa guerra civile della prima metà del XIX Secolo. Il colore bianco, simbolo degli unitaristi, e quello rosso, simbolo dei federalisti, combinati insieme danno appunto il rosa.

La storia è tuttavia una leggenda perché gli unitaristi avevano come colore di riferimento il celeste più che il bianco. Il color rosa era molto utilizzato per dipingere gli edifici nel XIX Secolo in Argentina perché era facile da ottenere, si trattava di calcina nella quale veniva versato del sangue bovino, che ne aumentava la resistenza all’acqua.

Casa-Gobierno-1

La facciata del palazzo è attualmente in via di restauro in vista dei festeggiamenti per il Bicentenario della rivoluzione di maggio (1810-2010). Per i lavori il governo argentino ha stanziato oltre sette milioni di pesos. In prospettiva si prevede la pedonalizzazione di tutte le strade che circondano il palazzo, riportando la zona all’estetica che aveva all’inizio del XX Secolo.

Lo spiazzo d’accesso su Calle Rivadavia, conduce al Salone dei busti, dove si trovano le effigi dei presidenti argentini. Da questo salone, mediante due grandi scalinate d’onore (soprannominate Italia e Francia) si giunge al primo piano dell’Ala Nord, dove si trova il Salón Blanco, la sala che serve per i ricevimenti ufficiali e le cerimonie presidenziali.

L’Ala Nord si struttura intorno al Patio de las Palmeras (Il cortile delle palme). L’Ala Sud, quello che era il vecchio Palazzo delle poste, fu profondamente ristrutturata e parzialmente demolita negli anni Trenta del XX Secolo, in conseguenza dei lavori di riaddrizzamento della Calle Hipólito Yrigoyen, a loro volta resi necessari dalla costruzione del Palacio de Hacienda. Il complesso si sviluppa su tre piani verso ovest, dalla parte di Calle Balcarce, e su quattro livelli più uno interrato verso est, dalla parte di Plaza Colón. In questo spazio interrato è sito il Museo de la Casa de Gobierno.

CasaRosada1890

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La nazionale argentina di rugby a 15 e la migliore in assoluto del continente americano.

L'Unión Argentina de Rugby (UAR) è l'organismo di governo del Rugby XV in Argentina. È membro dell'International Rugby Board con un posto nel Consiglio Esecutivo.

È dalla UAR che dipende la nazionale di rugby argentina, conosciuta anche come Los Pumas.

E la rappresentante ufficiale dell’Argentina nelle competizioni e nei test-match di Rugby Union ed è sotto la giurisdizione della Unión Argentina de Rugby (sino al 1951 Union de Rugby de Rio de la Plata). È tra le migliori nazionali di rugby a 15 del mondo (a ottobre 2010 occupa la 8ª posizione del ranking mondiale IRB) e la migliore in assoluto del continente americano. Classificatasi terza alla Coppa del Mondo 2007 alle spalle di Sudafrica e Inghilterra e davanti alla Francia, dal 2012 prende parte al The Rugby Championship.

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È stata negli anni relegata a tornei minori come il Campionato sudamericano di rugby nel quale non ha mai perso in oltre 50 anni neppure un incontro e il Campionato panamericano di rugby disputato tra il 1995 e il 2004 contro USA, Uruguay e Canada. Nel 1995-97 venne creata la Coppa Latina con Francia, Italia e Romania, ma il torneo non ha avuto seguito dopo l'ammissione dell'Italia nel "Sei Nazioni".

La prima partita di Rugby giocata in Argentina si disputò nel 1873. Il gioco era stato portato in Argentina da Irlandesi e Britannici. Fu solo 26 anni dopo, nel 1899, che quattro clubs della capitale argentina, Buenos Aires, e il Club Atlético del Rosario si unirono per formare la River Plate Rugby Football Union. Nello stesso anno organizzò un proprio campionato.

rugby los pumas

La federazione subì due sostanziali riforme. Nel 1951, in occasione dei primi Giochi panamericani, fece richiesta di affiliazione al Comitato Olimpico Argentino (CAD-COA), che pose due condizioni. La prima era l'inserimento del nome "Argentina" alla denominazione dell'Unione, cosicché il River Plate Rugby Football Union divenne l'Union Argentina de Rugby il 29 novembre 1951. La seconda il limitare la propria competenza al territorio argentino.[1] All'epoca infatti anche il Montevideo Cricket Club, ne faceva parte, Lo stesso anno esso confluì quindi nella costituenda Uruguay rugby Union.

La seconda nel 1995-96, quando venne creata la Unión de Rugby de Buenos Aires per coordinare e gestire il rugby nella Capitale e nella sua Provincia, sino ad allora gestito direttamente dalla federazione nazionale.

los pumas rugby festejo

Questa associazione, una delle Rugby Union più vecchie del mondo, divenne membro dell'International Rugby Board (IRB) dopo esser'stata invitata alla Coppa del Mondo inaugurale nel 1987.

Quando il resto delle rugby union del mondo divennero professionali nel 1995, la UAR decise che in Argentina il Rugby sarebbe rimasto amatoriale. I giocatori argentini che optarono per andare oltreoceano per giocare a livello professionale (storicamente in Italia e Francia, con un numero crescente di argentini che giocani in Inghilterra) continuarono ad essere chiamati dalla nazionale argentina (anche se non in tutti i casi), e così la nazionale di oggi è formata principalmente, anche se non esclusivamente, da giocatori che giocano in squadre europee.

Alla U.AR. sono affiliate 25 federazioni comunemente dette "provinciali". In realtà non tutte hanno la competenza esatta su una delle province dell'Argentina, ma alcune di esse vedono affiliazioni di club di parte di una provincia o di più province. Ad esempio i club della Provincia di Buenos Aires sono "distribuiti" su più federazioni (Buenos Aires, Oeste, Sur, Mar del Plata e Rosario).

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