mordillo, fumetti, cartoon, artista grafico argentina, gastronomia, asado, ricette, cucina, pasteles, empanadas polo, sport, argentina, cavalli, maza, coronel suarez, santa ana, las tortugas treno alle nuvole, salta, jujuy, nord argentino, montagne, bolivia iguazu, cascate, argentina, brasile, unesco, mervaiglie del mondo, parchi nazionali tango, ballo, argentina, musica jujuy, argentina, valles calchaquies, purmamarca, cerro 7 colores, humahuaca chubut, patagonia, argentina, pensinsula valdes, balene, foche, elefanti marini, otarie, pinguini locro, gastronomia, argentina, cibi, ricette, cucina catamarca, argentina, nordovest, montagne

Seguimi in Twitter Seguimi in Facebook Seguimi in Pinterest Seguimi in LinkedIn Seguimi in Google+ Seguimi in Stumbleupon Seguimi in Instagram Seguimi in FlickR Sottoscrivi il feed

sabato 28 novembre 2009

Lago Escondido, circondato da boschi e montagne scoscese a 57 km della città più australe del mondo

Situato a nord di Ushuaia e lontano da insediamenti umani significativi Lago Escondido offrono notevoli spunti per tranquille camminate nel verde... se non piove troppo.

Il villaggio che vive e prospera soprattutto grazie al turismo, si trova a 57 km a nord di Ushuaia. Vi è una grandi quantità di segherie e il funzionamento di parecchi stabilimenti per il legname nella zona.
Usuhaia, capoluogo della provincia Argentina della Terra del Fuoco, è la città più australe del mondo.

Usuhaia si trova sulla costa meridionale dell'Isola Grande della Terra del Fuoco, in un paesaggio circondato da montagne che domina il Canale Beagle. La città ha circa 65.000 abitanti.
0

giovedì 10 settembre 2009

Puchero de carne piatto tipico della cucina argentina ipercalorico con tanti glucidi e proteine.

Puchero de carne simile a una zuppa corposa. Piatto ipercalorico con tanti glucidi e proteine. Queste sono presenti sopratutto nella carne. Da evitare a che è affetto da gotta e iperglicemia.


Ingredienti: per 6-8 persone

1 pollo di circa 1 kg
800 g di carne di manzo a pezzetti (tipo spezzatino)
3 carote
1 cipolla
1 porro
1 gambo di sedano
1 ciuffo di prezzemolo
sale grosso
6-8 patate medie
300 g di zucca
1/2 verza
400 g di salsiccia
100 g di pancetta
200 g di fagioli lessati senza sale
6-8 piccole pannocchie di granoturco


0

lunedì 31 agosto 2009

Pastel de Bodas, una torta nuziale dolce-salata.

Pastel de bodas vuol dire torta nuziale, anche se non è quella classica che intendiamo noi.

Si tratta infatti di una torta dolce-salata che in Argentina va per la maggiore in qualsiasi occasione ma, soprattutto, durante un banchetto di nozze.

Piatto da consumarsi in piccole dosi per l'elevato contenuto di glucidi e lipidi.

La frutta essiccata fornisce comunque sali minerali e vitamine.
pastel_de_bodas

0

martedì 30 giugno 2009

Dinosaurio record in Patagonia, aveva una lunghezza tra i 32 e i 24 metri, con un peso pari a 80 tonnellate

Quando i paleontologi se lo sono trovati di fronte la prima volta, non credevano ai loro occhi. Eppure ci sono volute settimane intere di lavoro per appurare che i resti ritrovati in Patagonia erano proprio quelli di un 'super-dinosauro' noto come 'Futalognkosaurus dukei', che in lingua mapuche vuol dire 'capo gigante dei sauri": un fossile dell'animale, che 88 milioni di anni fa viveva in SudAmerica. 

"E' uno dei tre fossili piu' grandi mai scoperti al mondo e il piu' completo, in quanto abbiamo trovato il 70% dello scheletro", ha sottolineato oggi Jorge Calvo, direttore del centro di paleontologia dell'Universita' argentina di Comahue, tra i principali autori di uno studio sull'animale pubblicato negli annali dell'Accademia brasiliana delle Scienzerilevando che il 'capo gigante dei sauri' aveva una lunghezza tra i 32 e i 24 metri, con un peso pari a 80 tonnellate.
0

sabato 23 maggio 2009

Le cascate del fiume Iguazu sono forse quelle più frequentate e conosciute del Sud America

Le cascate di Iguazu sono cascate generate dal fiume Iguazú situato sul confine tra lo stato Brasiliano del Paraná e la provincia Argentina di Misiones.

Il sistema di cascate consiste di circa 300 cascate, con altezze fino a 70 metri, lungo 2.7 kilometri del fiume Iguazù. La Garganta del Diablo ("Gola del diavolo"), una gola a forma di U profonda 150 metri e lunga 700 metri, è la più imponente, e segna il confine tra Argentina e Brasile. 

La maggioranza delle cascate sono nel territorio Argentino, ma dal lato Brasiliano (600 metri) si ottiene una visione più panoramica della Garganta del Diablo.

Le cascate sono condivise dal Parco nazionale dell'Iguazú (Argentina) e dal Parco nazionale dell'Iguaçu (Brasile).

Questi parchi sono stati designati dall'UNESCO patrimonio dell'umanità nel 1984 e 1986 rispettivamente.
0

San Carlos de Bariloche è una famosa stazione sciistica ma offre anche altre attività quali sport aquatici, trekking e alpinismo.

San Carlos de Bariloche (detta anche semplicemente Bariloche) è una città dell'Argentina con una popolazione di circa 89.000 abitanti.

Si trova nella provincia del Río Negro, nella Patagonia nord-occidentale, ai piedi delle Ande, sulle sponde del lago Nahuel Huapi, circondata dai monti Tronador, Cerro Catedral e Cerro López. 

È una famosa stazione sciistica ma offre anche altre attività quali sport aquatici, trekking e alpinismo. 

È nota come la Svizzera Argentina.

Il nome Bariloche deriva dal termine Mapuche Vuriloche, che significa "popolo che abita dietro la montagna" (furi = dietro, che = popolo).


0

Il Fitz Roy deve la sua fama d’impossibile alle enormi pareti rocciose ricoperte da lastroni di ghiaccio.

Il Fitz Roy è detto anche Chaltèn, monte che fuma.

Così l’avevano battezzata gli Indios, credendolo un vulcano per via della nebbia che ne avvolge la cima.

Alto poco più di tremila metri, il Fitz Roy deve la sua fama d’impossibile alle enormi pareti rocciose spesso ricoperte da lastroni di ghiaccio ed alle proibitive condizioni climatiche.

Le stesse condizioni climatiche che fecero dire a Lionel Terray, il mitico alpinista francese che nel febbraio 1952 fu il primo, con 7 compagni, a scalare il Fitz Roy:

"È stata l'unica montagna che ha messo alla prova la mia capacità di sopportazione e anche il mio morale”.


0

San Antonio de Areco è uno dei paesi più caratteristici e antichi della campagna argentina.

San Antonio de Areco è uno dei paesi più caratteristici e antichi della campagna argentina.

Il paese e la zona circostante trovano la propria origine in una cappella innalzata nella estancia del facoltoso Josè Ruiz de Arellano, sotto la protezione di S. Antonio di Padova. 

La popolazione di Areco era sotto l'amministrazione del Cabildo de Lujan fino al 1762, anno in cui venne istituita una municipalità sorella, chiamata Partido San Antonio de Areco.

La costruzione è un' amalgama armonica di edifici di fine secolo e chalet moderni. Gran parte degli edifici della città, per rispettare lo stile di quelli che risalgono alla sua fondazione, hanno ricevuto la denominazione municipale di "lugares significativos"; tra questi, la casa del sacerdote inglese, la chiesa di S.Antonio da Padova, la casa municipale, l'antico municipio, il magazzino La Esquina de Don Segundo Sombra, la casa di Emma Rojo, la casa di Gassaniga, la tenuta di Guerrico, il Fogòn Guirlandes, il ponte vecchio, la casa di doña Dolores Goñi de Guirlandes e il Prado Español.
areco museo6
Da Visitare
0

Penìnsula Valdès, vero paradiso naturale.

La Penisola di Valdés (in spagnolo Península Valdés) è una penisola situata lungo la costa atlantica nella provincia del Chubut, in Argentina.

Ha un'estensione di circa 3,625 km². L'unico nucleo abitato è il villaggio di Puerto Pyramides, mentre la città più vicina è Puerto Madryn, distante circa 50 km.

Buona parte della penisola è costituita da terreno arido con qualche lago salato. Il più grande di questi laghi si trova ad un'altitudine stimata di 40 metri sotto il livello del mare, ed era fino a poco tempo fa considerato il punto più basso dell'Argentina e dell'intero Sudamerica.

Le acque circostanti, zona di riproduzione della balena franca, sono state dichiarate monumento nazionale naturale.


0

L'Argentavis magnificens solcava i cieli dell’attuale Argentina sei milioni di anni fa.

Solcava i cieli dell’attuale Argentina sei milioni di anni fa: si tratta dell’Argentavis magnificens, il più grande uccello noto. Ora i ricercatori della Texas Tech University descrivono le caratteristiche del suo volo sulle pagine dei "Proceedings of the National Academy of Science".

Grazie alla sua apertura alare di sette metri, l’animale era un esperto del volo planato, ottenuto sfruttando al meglio le correnti ascensionali e spiccando il volo da punti molto elevati, così come fanno molti uccelli odierni.

"Ma una volta che si trovava su una corrente ascensionale, poteva probabilmente guadagnare uno o due chilometri di quota senza neanche un battito d’ali, ma semplicemente mantenendo una rotta circolare.

Una volta guadagnata quota, poteva passare a un’altra corrente ascensionale e percorre in questo modo fino a 300 chilometri al giorno. Ha spiegato Sankar Chatterjee, curatore della sezione di paleontologia del Museo del Texas Tech University e coordinatore della ricerca.


Leggi anche: Cueva de las Manos (Caverna delle Mani), di importanza archeologica e paleontologica.
Dai ritrovamenti effettuati nella Formazione di Andalhuala, vicino a Catamarca, alle pendici delle Ande, nella Formazione di Epecuen nei pressi di Carhue, e nelle Salinas Grandes de Hidalgo, nella pampa argentina, risulta che molto probabilmente l’uccello non possedeva neppure la muscolatura in grado di sollevare la sua massa, stimata intorno ai 70 chilogrammi, né per mantenere un battito d’ali costante durante il volo




Se ti è piaciuto questo articolo, iscriviti al feed cliccando sull’immagine qui sotto per essere informato sui nuovi contenuti del blog:
rss-icon-feed
2

venerdì 22 maggio 2009

Cueva de las Manos (Caverna delle Mani), di importanza archeologica e paleontologica.

Cueva de las Manos (che in spagnolo significa Caverna delle Mani) è una caverna situata nella provincia argentina di Santa Cruz, 163 chilometri a sud della città di Perito Moreno, all'interno dei confini del Parco Nazionale Perito Moreno che comprende altri siti di importanza archeologica e paleontologica.

La Caverna si trova nella valle del fiume Pinturas, in un luogo isolato della Patagonia a circa 100 chilometri dalla strada principale. Essa è famosa (e infatti a questo deve il suo nome) per le incisioni rupestri rappresentanti mani, che appertenevano al popolo indigeno di questa regione (probabilmente progenitori dei Tehuelche), vissuto fra i 9.300 e i 13.000 anni fa. Gli inchiostri sono di origine minerale, quindi l'età delle pitture rupestri è stata calcolata dai resti degli strumenti (ricavati da ossa) usati per spruzzare la vernice sulla roccia.
cueva de las manos2 
La caverna principale è profonda 24 metri, con un ingresso largo 15 metri ed un'altezza iniziale di 10 metri. All'interno della caverna il terreno è inclinato, in salita, mentre l'altezza si riduce a non più di 2 metri.

Le immagini delle mani sono spesso in negativo, e oltre a queste ci sono scene di caccia, esseri umani, lama, nandù, felini ed altri animali, nonché figure geometriche e rappresentazioni del sole. Dipinti simili, anche se in numero minore, sono presenti anche nelle caverne circostanti. Sul soffitto si trovano puntini rossi, ottenuti probabilmente da quelle popolazioni immergendo nell'inchiostro le bolas e tirandole successivamente verso l'alto. I colori usati per dipingere le scene variano dal rosso (ottenuto dall'ematite) al bianco, nero e giallo.

cueva de las manos1

La maggior parte delle mani sono sinistre, il che suggerisce che i "pittori" tenessero gli strumenti che spruzzavano l'inchiostro con la destra. Le dimensioni delle mani sembrano quelle di un bambino di 13 anni ma, considerando che probabilmente esse sono più piccole di quanto non fossero in realtà, si pensa che le mani appartenessero a persone di qualche anno più vecchie: in questo caso potremmo trovarci di fronte ad un rito, lasciare l'impronta della propria mano sul muro della caverna (probabilmente sacra) poteva significare il passaggio dall'età infantile all'età matura.
Leggi anche: Tra i boschi pietrificati della Patagonia Argentina.
Nel 1999 la Cueva de las Manos è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.













Se ti è piaciuto questo articolo, iscriviti al feed cliccando sull’immagine qui sotto per essere informato sui nuovi contenuti del blog:
rss-icon-feed

2

Parchi e Riserve Naturali Argentini insieme armonico della vita animale e vegetale, del suolo e del sottosuolo.

Elenco completo di Parchi e riserve argentini.


I parchi nazionali argentini, con una superficie di 27.400 km2, insieme armonico della vita animale e vegetale, del suolo e del sottosuolo, sono un patrimonio messo a disposizione dagli argentini, con il loro proverbiale spirito di fratellanza e universalità, a tutti coloro che desiderano trasmettere alle generazioni future le migliori condizioni possibili di vita.

Nel Nord del paese, nel Parco Calilegua nella Provincia di Jujuy, impera la selva subtropicale di montagna, mentre nel N.E. , al confine col Brasile, il Parco dell’Iguazù, in mezzo ad una esuberante vegetazione tropicale, troviamo più di 2000 specie vegetali e 400 specie di volatili intorno alle cascate più grandi del mondo.
Leggi anche: Le rovine gesuitiche di Sant'Ignazio di Miní sono uno dei vari esempi dei resti delle missioni gesuitiche.
Il Parco Sierra de las Quijadas (Provincia di San Luis) quasi al centro del paese, presenta uno scenario semiarido unico, mentre nella Provincia di Entre Rìos Il Parco Nazionale El Palmar regala un’arborea della specie yatay. La steppa , unita a tipiche aree semidesertiche e boscose, trionfa nel Parco Nazionale Lihue Calel, nella Pampa.

E la Patagonia, apice della bellezza del Sud del mondo , con i parchi di Nahuel Huapi, sulle Ande argentine con i suoi paesaggi di altura e la propria fauna che include il puma, la volpe rossa e tante altre specie animali, unitamente ai parchi Los Glaciares, con il famoso ghiacciaio Perito Moreno dichiarato dall’Unesco “patrimonio mondiale, ed al Parco Nazionale Lapataia, nella Terra del Fuoco, con flora tipica di zone fredde e con una buona parte di zona marina, sono un invito irrinunciabile per ogni amante della natura.

Parchi nazionali.

PARCO NAZIONALE "FORMOSA"


PARCO NAZIONALE "CHACO"


PARCO NAZIONALE "IGUAZU"


PARCO NAZIONALE "CALILEGUA"

PARCO NAZIONALE "TALAMPAYA"

PARCO NAZIONALE "EL PALMAR"
PARCO NAZIONALE "PRE DELTA LA AZOTEA"
PARCO NAZIONALE "LIHUE CALEL"
PARCO NAZIONALE "LOS ALERCES"
PARCO NAZIONALE "LAGO PUELO"
PARCO NAZIONALE "LAGUNA BLANCA"
PARCO NAZIONALE "LANIN"
PARCO NAZIONALE "LOS ARRAYANES"
PARCO NAZIONALE "LOS GLACIARES"
PARCO NAZIONALE TIERRA DEL FUEGO
PARCO NAZIONALE "EL REY"
PARCO NAZIONALE "BARITU"
PARCO NAZIONALE "LOS CARDONES"
PARCO NAZIONALE "NAHUEL HUAPI"
PARCO NAZIONALE "SAN GUILLERMO"
PARCO NAZIONALE "SIERRA DE LAS QUIJADAS"
PARCO NAZIONALE "PERITO FRANCISCO P. MORENO"
PARCO NAZIONALE "RIO PILCOMAYO"


Riserve Nazionali.
RISERVA NAZIONALE "BOSQUE PETRIFICADO SARMIENTO"

Parchi Provinciali.
PARCO PROVINCIALE "URUGUA-I"
PARCO PROVINCIALE "ACONCAGUA"
PARCO PROVINCIALE ARCHEOLOGICO "CERRO COLORADO"
PARCO PROVINCIALE "MONTE DE LAS BARRANCAS"
PARCO PROVINCIALE "LA MERMELA - CHANCANI"
PARCO PROVINCIALE "LURO"
PARCO PROVINCIALE "ERNESTO TORQUINST"
PARCO PROVINCIALE "COSTA MERIDIONALE"
PARCO PROVINCIALE "GOLFO SAN JOSE"
PARCO PROVINCIALE "COPAHUE- CAVIAHUE"
PARCO PROVINCIALE ARCHEOLOGICO "SANTA ROSA"
PARCO PROVINCIALE "ISCHIGUALASTO"
PARCO PROVINCIALE "FEDERICO CANTONI" (PARCO RIVADAVIA)
PARCO PROVINCIALE "SIERRAS DE COMECHINGONES"
PARCO PROVINCIALE "EL COCHUNA"

Riserve Provinciali
RISERVA PROVINCIALE "CENTRO BIOLOGICO PILAGA III"
RISERVA PROVINCIALE "ISLA DEL CERRITO"
RISERVA PROVINCIALE "PAMPA DEL INDIO"
RISERVA PROVINCIALE "COLONIA BENITEZ"
RISERVA PROVINCIALE "SALINE E LAGUNA DI LLANCANELO"
RISERVA PROVINCIALE "LA PAYUNIA"
RISERVA PROVINCIALE "DIVISADERO LARGO"
RISERVA PROVINCIALE "LAGO DEL PESCE"
RISERVA PROVINCIALE "ISOLA CURUZU CHALI"
RISERVA PROVINCIALE "SALTO GRANDE"
RISERVA PROVINCIALE "ISOLA DEL PILLO"


RISERVA PROVINCIALE "DEL IBERA'"

RISERVA PROVINCIALE DI BOVINI
RISERVA PROVINCIALE "LAGUNA LA FELIPA"
RISERVA PROVINCIALE "PARQUE LA QUEBRADA DE RIO CEBALLOS"
RISERVA PROVINCIALE "SIERRA DEL TIGRE"
RISERVA PROVINCIALE "BAHIA ANEGADA"
RISERVA PROVINCIALE "CAMPOS DEL TUYU"
RISERVA PROVINCIALE "ISOLA BOTIJA"
RISERVA PROVINCIALE "PUNTA LARA"
RISERVA PROVINCIALE "PUNTA LOMA"
RISERVA PROVINCIALE "ISLA DE LOS PAJAROS"
RISERVA PROVINCIALE "PUNTA PIRAMIDE"
RISERVA PROVINCIALE "PUNTA NORTE"
RISERVA PROVINCIALE "CALETA VALDES"
RISERVA PROVINCIALE "PUNTA DELGADA"
RISERVA PROVINCIALE "PUNTA TOMBO"
RISERVA PROVINCIALE "CABO DOS BAHIAS"
RISERVA PROVINCIALE "LAGUNA TROMEN"
RISERVA PROVINCIALE "LAS LAGUNAS"
RISERVA PROVINCIALE COSTA ATLANTICA DELLA TERRA DEL FUOCO"
RISERVA PROVINCIALE "LOS ANDES"
RISERVA PROVINCIALE "LOS PALMARES"
RISERVA PROVINCIALE "VALLE ACAMBUCO"
RISERVA PROVINCIALE "LA LOBERIA"
RISERVA PROVINCIALE "ISLOTE LOBOS, ISLA PASTORA E ISLOTES DE LOS PAJAROS"
RISERVA PROVINCIALE "RIA DEL DESEADO"
RISERVA PROVINCIALE "FORESTA DI SANTIAGO DEL ESTERO"

Se ti è piaciuto questo articolo, iscriviti al feed cliccando sull’immagine qui sotto per essere informato sui nuovi contenuti del blog:
rss-icon-feed
2

Parco Nazionale Calilegua, dove le "yungas" lasciano spazio ai prati alpini che raggiungono le cime massime delle montagne

E' situato quasi totalmente nel dipartimento di Ledesma, con una piccola parte nel dipartimento di valle Grande, sulla falda orientale delle cime di Calilegua.

Dista 12 Km da Libertador Gral. San Martín, sulla strada provinciale n° 83. La superficie é di 76.000 ettari.

La maggior parte del parco é coperta da yungas, foresta di transizione fino a 450 m. s.l.m., foresta di montagna fino a 1.800 m. s.l.m. e al di sopra boschi di montagna che a 2.500 m lasciano spazio ai prati alpini che raggiungono le cime massime delle montagne.

Tra gli alberi tipici della zona sono da notare il palo borracho, il cedro, l'alloro, la tipa blanca, il lapacho rosado, la quina e la noce.

Tra gli alberi tipici della zona sono da notare il palo borracho, il cedro, l'alloro, la tipa blanca, il lapacho rosado, la quina e la noce.
Leggi anche: Conoscere la Patagonia: Chubut.
Nelle Yungas, le condizioni climatiche come la pioggia, l'umidità e la temperatura cambiano bruscamente con altitudine compresa tra i punti ancora relativamente vicini. Così le valli possono godere di un clima caldo e meno piovoso, con meno frequenti gelate.

In pianura le temperature sono un po 'inferiori, e le precipitazioni sono meno abbondanti.

Queste circostanze particolari determinano l'esistenza di una serie di piani di vegetazione che si distinguono gli uni dagli altri.

La fauna è ricca e varia; ci sono giaguari, puma, tapiri, due specie di pecari, due specie di corzuela o cervo dei monti, yaguaretes, huemules, scimmie, scoiattoli e una gran quantità di uccelli locali.

Mentre saliamo le pendici, si lascia la giungla con sempreverdi e il viaggiatore si trova con alberi a foglia caduca che formano il cosiddetto Bosque Montano. Questa formazione deve sopportare inverni freddi e secchi, e precipitazioni scarse (solo 400 mm).

Distanze:
Libertador
10 Km.
Calilegua
15 Km.
San Francisco
20 Km.
Valle Grande
70 Km.
San S. de Jujuy
130 Km.
Orán
150 Km.
Salta
170 Km.
Buenos Aires
1650 km.

















Se ti è piaciuto questo articolo, iscriviti al feed cliccando sull’immagine qui sotto per essere informato sui nuovi contenuti del blog:
rss-icon-feed
2

Ultimi articoli pubblicati

Recent Posts Widget
follow us in feedly

Post più popolari

Etichette

Argentina Tour in Facebook

Ultimi posts pubblicati

Archivio

Le mie foto
Marisa Belén Repetto
Visualizza il mio profilo completo

Argentina Tour in Pinterest

I miei preferiti in Instagram

Donazione

Mi Ping en TotalPing.com